domenica 28 giugno 2009

2 luglio tutti ad Ancona contro la repressione!


ANCONA Giovedì 2 Luglio
PRESIDIO: ore 09.00 Corso Mazzini, 95 (di fronte al Tribunale)
LA REPRESSIONE NON FERMA LA LOTTA
LIBERTA’ PER I COMUNISTI

Processo ad Ancona contro comunisti di P-CARC (Partito dei comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo) e ASP (Associazione Solidarietà Proletaria).
Il 2 Luglio presso il tribunale di Ancona ci sarà la prima udienza del processo contro compagni di P-CARC e ASP accusati di aver definito il giudice Giovagnoli “Novello Torquemada”. Di fatti Giovagnoli è noto per aver aperto numerose inchieste contro comunisti, anarchici, studenti, no global ed in genere oppositori politici. Giovagnoli nelle sue accuse ha fatto un largo uso dell’articolo 270 bis, reato istituito nel periodo fascista appositamente per colpire gli oppositori del Regime. Con questo stesso articolo è stato orchestrato un procedimento penale contro compagni del PCARC e dell’ASP. Nella mobilitazione vittoriosa (il procedimento non ha avuto luogo a procedere) migliaia di lavoratori, sinceri democratici, e comunisti hanno preso posizione contro Giovagnoli e la sua repressione ed hanno portato solidarietà ai compagni inquisiti. Giovagnoli ed i suoi amici hanno mal sopportato questa sconfitta politica e sono ricorsi alla nuova accusa di diffamazione. Con questa accusa verranno processati i segretari del P-CARC e dell’ ASP il 2 Luglio.

La solidarietà è un’arma! Costruiamo un fronte unito contro la
repressione! La repressione non fermerà la rinascita del
movimento comunista nel nostro paese!
Repressione, guerra, stragi sul lavoro e in mare, disastri come
quelli dell’Aquila, licenziamenti, precarietà, lavoro nero,
degrado, devastazione dell’ambiente: è possibile mettere fine a
tutto questo, è possibile mettere fine alla barbarie a cui i
padroni, il Vaticano, i ricchi e le loro autorità ci hanno
precipitato! Mandiamo via la banda Berlusconi e il suo codazzo
di zelanti Torquemada, di solerti servi in divisa, di vigliacchi
fascisti e razzisti!
Promuoviamo la costruzione di un governo di Blocco Popolare,
un governo formato e sostenuto dalle organizzazioni popolari
che adotti le misure d’emergenza necessarie per fare fronte agli
effetti più gravi della crisi! Avanziamo nella lotta per fare
dell’Italia un nuovo paese socialista!

P-CARC
Partito dei Comitati di Appoggio alla
Resistenza - per il Comunismo
www.carc.it
Centro Nazionale Via Tanaro, 7 -20128- Milano tel/fax
02.26.30.64.54 resistenza@carc.it

martedì 16 giugno 2009

Iniziativa su referendum e GIRP a Modena Venerdì 19



Venerdì 19 Giugno:
dibattito sul Referendum, cena,
proiezione sulla Giornata del Rivoluzionario Prigioniero

Presso Centro di Documentazione Filorosso Via C. Morone, 13
Modena

ORE 19,00 Dibattito sul Referendum del 21 - 22 “Votare NO
ai primi due quesiti, votare SI al terzo: una scelta per la
democrazia e contro la riduzione degli spazi di agibilità
politica”

ORE 20,30 Cena di finanziamento per le spese sostenute dalla
Lista Comunista per la campagna elettorale e referendaria.

ORE 22,00 Proiezione: brevi filmati di lotta in occasione
della Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero
(GIRP)

Il 19 Giugno 1986 oltre 300 compagni del PCP prigionieri
nelle carceri del Perù, vennero massacrati dall'esercito.
Da allora, questa data è stata lanciata come Giornata
Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero (GIRP). Da
allora, il 19 Giugno e le date a ridosso, sono occasione per
svolgere iniziative contro la repressione, in memoria di
tutti i caduti “nelle mani del nemico” e di quanti
ancora oggi resistono nelle prigioni di tutto il mondo.

- P- CARC PARTITO DEI COMITATI DI APPOGGIO
ALLA RESISTENZA PER IL COMUNISMO http://www.carc.it
- LISTA COMUNISTA – PER IL BLOCCO POPOLARE
Sezione di Modena via C. Morone, 13 http://www.carc.it
carcmo@carc.it

sabato 6 giugno 2009

Lunedì 8 Giugno 2009 ore 19.00 dibattito sulla repressione + cena sociale


MODENA Lunedì 8 GIUGNO
Presso Laboratorio Scossa via Carteria n.50
ORE 19,00 DIBATTITO
“Resistere alla repressione, farla diventare strumento di
mobilitazione e coesione è possibile e necessario. La
repressione vuole dividere, rispondiamo unendo. Costruiamo
la solidarietà. “
Interverranno: i compagni di Reggio Emilia colpiti dalla
repressione il 28 Aprile
ORE 21,00 Buffet di raccolta fondi per spese legali
(prenotazione presenza al buffet a carcmo@carc.it,
329.495.78.78)

- Nella notte tra il 28 Aprile Reggio Emilia la polizia
spara contro l’auto di alcuni compagni del P-CARC,
colpevoli di aver fatto una scritta antifascista davanti
alla sede di Casa Pound. I compagni vengono portati in
questura e lì tenuti tutta la notte e vengono perquisite
le loro abitazioni.
- La repressione avanza con il procedere della crisi:
arresti, cariche, restrizioni di ogni genere sono strumenti
a cui i governanti ricorrono con sempre maggiore frequenza.
- La repressione, la militarizzazione del territorio non
riguardano più avanguardie di movimento, ma si estendono
oltre.
- Nella stessa linea, si moltiplicano leggi e regolamenti
di chiaro stampo razzista contro le masse popolari.

Il 19 Giugno 1986 oltre 300 compagni del PCP prigionieri
nelle carceri del Perù, vennero massacrati dall'esercito.
Da allora, questa data è stata lanciata come Giornata
Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero (GIRP). Da
allora, il 19 Giugno e le date a ridosso, sono occasione per
svolgere iniziative contro la repressione, in memoria di
tutti i caduti “nelle mani del nemico” e di quanti
ancora oggi resistono nelle prigioni di tutto il mondo.

Promuove
P-CARC Sezione di Modena
http://www.carc.it carcmo@carc.it
Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo
329.4957878


mercoledì 3 giugno 2009

INDICAZIONI DI VOTOper il 6 e 7 Giugno 2009

Indicazione di voto elezioni Europee

La Federazione Emilia Romagna del Partito dei CARC e i comitati locali della Lista Comunista per il Blocco Popolare relativamente alle prossime elezioni europee danno indicazione di voto per la Lista Anticapitalista (Rifondazione – Comunisti Italiani).

Indichiamo quindi ai nostri collaboratori e simpatizzanti di votare la Lista Anticapitalista, esprimendo preferenza per la candidata Cinzia Colaprico. In seguito a diverse valutazioni ed al dibattito che ne è conseguito abbiamo deciso di dare indicazione di voto per Cinzia Colaprico, in quanto candidata operaia e rappresentante sindacale. Certamente questa indicazione di voto non vuol dire avere identiche posizioni; pensiamo tuttavia che più di altri candidati esprima meglio le tendenze positive presenti in partiti come PRC e PDCI. Diamo merito inoltre alla candidata Cinzia Colaprico di essere aperta al confronto.

Rispetto a convergenze e divergenze tra le posizioni di Cinzia Colaprico rimandiamo all’intervista pubblicata sul blog della Lista Comunista per il Blocco popolare di Modena.

Indicazione di voto alla Provincia ed al Comune di Modena

La sezione di Modena del P-CARC ed il comitato elettorale della Lista Comunista per il Blocco Popolare hanno deciso di dare indicazione di voto per la Lista Civica Modena a 5 stelle sia alla provincia che al comune.

Diamo indicazione di voto per la Lista Civica a 5 stelle in quanto, è espressione di persone che di fronte alla crisi ed ai problemi che ne conseguono, decidono di mobilitarsi e organizzarsi autonomamente. Nelle Liste Modena a 5 stelle, sono candidate persone attive nei comitati di lotta, in particolare per la difesa dell’ambiente e del diritto alla salute, che da anni (quindi da tempi non sospetti) si mobilitano per la difesa di questi diritti.

La mobilitazione e l’autorganizzazione indipendente e popolare sono uno dei tratti distintivi di queste liste e sono elementi comuni al Blocco Popolare che vogliamo costruire.

Certamente, accanto agli elementi che ci accomunano alle liste 5 stelle modenesi, vi sono differenze non secondarie. Tuttavia dobbiamo rilevare come nonostante le differenze esistenti, i candidati di queste liste con cui siamo venuti in contatto, abbiano mostrato una importante apertura al dialogo ed al confronto. Pensiamo inoltre sia estremamente importante la linea di trasparenza che queste liste propongono per le assemblee elettive (pubblicità delle sedute di giunta).

Per questo motivo indichiamo di votare alla provincia Lista Civica 5 stelle con Lidia Castagnoli come Presidente ed al comune Lista Civica 5 stelle con candidato sindaco Vittorio Ballestrazzi, indicando la preferenza per Sandra Poppi. Indichiamo di votare Sandra Poppi in quanto attiva da anni nella lotta per la difesa dell’ambiente e della salute a Modena.

Alla circoscrizione 1 (centro storico) diamo indicazione di voto per Beatrice D’agostino, candidata nella lista di Rifondazione Comunista. Questa compagna, militante da anni sul territorio, secondo noi rappresenta bene quella parte del PRC modenese, aperta al confronto ed al coordinamento dei comunisti, contro derive settarie e contro la logica dell’orticello che pure, nonostante le recenti potature, si protraggono in una parte del PRC modenese.

Sul blog della Lista Comunista di Modena http://lista-comunista-mo.blogspot.com puoi trovare le interviste a Cinzia Colaprico e Lidia Castagnoli

P-CARC Sezione di Modena

Lista comunista per il Blocco Popolare – comitato elettorale di Modena

http://lista-comunista-mo.blogspot.com

carcmo@carc.it www.carc.it


FAC Simile



Intervista a Cinzia Colaprico


Cinzia Colaprico, operaia della Electrolux di Forlì, candidata alle elezioni europee nella circoscrizione Nordest della Lista Anticapitalista (PRC-PDCI).

Cinzia Colaprico, lei è l’unica operaia candidata nella circoscrizione; oggi, secondo lei, quale contributo in più può dare una candidata operaia, che problemi quali la cassa integrazione, la sicurezza sul posto di lavoro, rischio disoccupazione e difesa dei diritti dei lavoratori li conosce e li vive in prima persona e non per sentito dire?

R. Il primo problema è la scarsa presenza di operai nelle istituzioni, e soprattutto di operai con un’esperienza di rappresentanza nei luoghi di lavoro. Formazione sul campo, che quando è fatta con coerenza e onestà, permette di avere molto più chiaro cos’è oggi la classe operaia,e come provare a rappresentarla. Rappresentare i lavoratori, la loro condizione, i loro bisogni, nei luoghi attualmente deputati a decidere è una necessità. Da tempo i lavoratori sono ai margini della vita politica e dei partiti e questo è un errore. So che non basta essere nelle istituzioni, se non vi è un legame e non si continua a costruire condizioni di protesta e movimento, partendo anche dai luoghi di lavoro, quei luoghi diventano sterile chiacchiericcio condizionato dalle varie lobby del sistema capitalista. È necessario portare voce e rappresentanza in ogni luogo per denunciare cos’è oggi realmente una fabbrica, un lavoro precario, il licenziamento, la precarietà, la povertà pur faticando tutti i giorni. Un operaio eletto nelle istituzioni deve sbattere la realtà in faccia a chi in quei luoghi finge di non conoscerla e continuare ad organizzare gli operai per costruire le condizioni di cambiamento.

Lei si candida con la Lista Anticapitalista promossa da Prc e Pdci; secondo lei per quale motivo, mentre è stato possibile costruire questa lista unitaria alle europee, non si è riusciti nella maggior parte delle elezioni amministrative?

R. Perché alle europee c’è lo sbarramento, e senza questo apparentamento nessuna possibilità di raggiungere il quorum era pensabile. Nelle elezioni amministrative i meccanismi sono altri e quella necessità non essendo impellente fa prevalere interessi particolari. Comunque credo che per raggiungere l’obiettivo di una forza anticapitalista e comunista di massa ci sia bisogno di una lunga attraversata che passa anche per un ricambio dei dirigenti. In tal senso confermo la necessità dell’impegno di operai con esperienze di lotta di coerente rappresentanza nella vita politica dei partiti e delle istituzioni.


Lei svolge attività sindacale nella FIOM come dirigente regionale e RSU. Secondo lei sarebbe auspicabile il coordinamento di lavoratori della FIOM CGIL con lavoratori dei sindacati di base? Secondo lei cosa ha frenato finora la ricerca di questa unità e come si potrebbe arrivarci?

R. La Fiom, così come le grandi organizzazioni di rappresentanza ha non poche contraddizioni al suo interno, anche di coerenza tra teorizzazione e pratica, soprattutto nei territori e nella contrattazione. Però è anche un’ importante anomalia positiva, presa nel suo insieme, nel panorama sindacale italiano. I particolarismi, la diversa struttura, la storia, fa spesso credere che ci sia incomunicabilità tra comitati di base, sindacati di base e organizzazioni sindacali come la Fiom. Però se si superano i livelli “burocratici”, la riflessione sulle condizioni di merito fa venir meno tante differenze, è per questo che forme di coordinamento sono utili. La strada per arrivare ad unire le forze è continuare a costruire, a stare sul merito e far vivere le esperienze tra i lavoratori.

Cosa pensa di quanti, tra i politici ed i sindacalisti, ritengono che si possano fare allo stesso tempo gli interessi degli operai e gli interessi dei padroni?

R. Che sbagliano. I padroni non la pensano così!

Da alcuni mesi il P-CARC ed altre forze hanno lanciato la parola d’ordine “Costruire un Governo di Blocco Popolare”, un governo formato e sostenuto dalle organizzazioni operaie e popolari che esistono nel nostro paese (http://www.carc.it/index.php?option=com_content&view=article&id=327:nessuna-azienda-deve-essere-chiusa-nessun-lavoratore-deve-essere-licenziato&catid=1:comunicati-e-volantini&Itemid=3), cosa ne pensa a riguardo?

R. Per la mia esperienza e ammettendo una certa ignoranza sul tema, per l’esperienza che vivo tutti i giorni nella fabbrica, nelle catene di montaggio, mi pare di poter dire che non siano mature le condizioni storico politiche per una soluzione di questa natura. È vero che è necessario essere pronti per i cambiamenti quando arrivano, ma oggi non è una soluzione capita dagli operai che dovrebbero esserne i protagonisti.

Alla fine dello scorso mese di aprile, come riportato anche sul sito dell’osservatorio sulla repressione del PRC (http://www.osservatoriorepressione.org), a Reggio Emilia la polizia ha sparato contro l’auto di alcuni compagni, “colpevoli” di aver fatto una scritta contro la sede di casa Pound, cosa pensa di questo episodio? Cosa pensa in genere del clima repressivo che sta avanzando in Italia?

R. Il paese sta regredendo sul piano dei diritti, delle liberà e della democrazia, e che queste regressioni portino verso l’autoritarismo violento e repressivo è evidente. Il gravissimo fatto si inquadra in questo contesto e nella quasi certezza dell’impunità per chi lo commette. Anche per questo serve costruire una forza comunista anticapitalista e di resistenza. Per farlo proviamo a partire dal meglio che c’è. Io parto dal lavoro fatto in tal senso da operaia dove repressione, violazione di diritti e dignità sono pane quotidiano e dove la resistenza si costruisce giorno per giorno, anche con la lotta non facile né da fare né da proclamare. Ma appena si può la si attua concretamente. Da noi si chiama sciopero e lo indiciamo anche senza il consenso di sigle sindacali.

Cosa ne penserebbe se P-CARC e Lista Comunista per il blocco popolare dessero indicazione di voto per lei alle prossime europee?

R. farebbero una cosa utile, a favore degli operai.

Intervista a Lidia Castagnoli candidata alla Provincia di Modena


Lidia Castagnoli, lei è candidata alle prossime elezioni provinciali come Presidente della Provincia di Modena. In passato è stata candidata altre volte, o ha ricoperto cariche istituzionali? Nel caso in che partito?

Questa è la mia prima esperienza politica “pubblica”: prima non sono mai stata candidata per nessun partito o altro movimento, anche se ho coltivato una mia militanza politica interiore fin da quando ero liceale.

Lei che lavoro svolge?

Sono laureata in Lettere con una specializzazione post laurea nel management del settore Tessile/Abbigliamento, settore in cui opero da quasi 15 anni, occupandomi di gestione, ricerca e formazione per progetti di cooperazione internazionale, amministrazioni pubbliche o associazioni di categoria. Da 4 anni sono passata dallo status di dipendente a quello di “libera professionista”, continuando il mio lavoro nel settore T/A, e facendo anche correzioni di bozze nel settore della grafica.

Lei si occupa da anni di difesa dell’ambiente, proprio sull’ambiente stiamo assistendo a politiche di devastazione ambientale, portate avanti a livello locale e nazionale da governanti e amministratori. Allo stesso modo, su tematiche di difesa dell’ambiente sono state costruite grandi e aspre mobilitazioni (No Tav, No Dal Molin e pianura, solo per citare le principali) che hanno visto una notevole partecipazione popolare. Anche in provincia di Modena vi sono stati e vi sono diversi movimenti di difesa ambientale. Qual è il rapporto tra vostra lista e questi movimenti?

Le tematiche di salvaguardia del territorio nelle sue componenti naturalistiche, culturali e storiche sono le priorità del nostro programma, sia a livello provinciale che a livello comunale. In ambito provinciale noi denunciamo un’inutile cementificazione e devastazione del territorio a causa di un’espansione urbanistica e di opere infrastrutturali di cui il territorio non ha bisogno (Cispadana, Bretella Campogalliano-Sassuolo), di enormi quantitativi di ghiaia estratta, e di piani di tutela ambientale vanificati dall’applicazione sul campo di interventi tecnicamente discutibili e spesso oggetto solo di interessi affaristici (come nel caso delle centrali idroelettriche sui fiumi, degli impianti eolici sui crinali, dello stoccaggio del gas a Rivara). In particolare, denunciamo un utilizzo strumentale a favore di pochi delle forme di incentivo e di facilitazione che a livello regionale e provinciale vengono messe a disposizione per dotare il territorio di forme di sfruttamento delle energie rinnovabili. Troppo spesso tali progetti non sono per nulla eco-sostenibili, come evidenziato per esempio dallo stato di molti nostri corsi d’acqua dove sono state impiantate centrali idroelettriche.
I nostri rapporti con le Associazioni ambientaliste sono quindi di stretta collaborazione per fare fronte comune e opporsi con tutti i mezzi legali, giuridici e di comunicazione affinché le decisioni su opere di impatto ambientale così forte non vengano prese ai tavoli della politica ma discusse preventivamente con i cittadini e le rappresentanze locali. Una collaborazione evidenziata anche dalla presenza tra i promotori della Lista Civica Modena a 5 Stelle di persone che sono parte attiva delle stesse Associazioni da molti anni, dove operano anche come consulenti scientifici grazie al loro expertise professionale.

In poche righe, come giudicherebbe l’operato dell’amministrazione provinciale uscente?

Troppo vicina ai poteri economici delle lobby della ghiaia e del cemento. Incapace di programmare in modo rigoroso una tutela dell’ambiente davvero eco-sostenibile. Perdente e poco coraggiosa nelle scelte importanti sullo sviluppo economico. Insensibile alle potenzialità di nuove forme di imprenditoria legate al risparmio energetico, ai materiali riciclati ed eco-sostenibili, all’agricoltura e al consumo a km 0 dei prodotti locali.

Nel caso venisse eletta presidente, quale sarebbe il suo primo provvedimento?

La predisposizione di un Piano energetico provinciale per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili tarato sulle specificità e sulle necessità di tutela del territorio, e finalizzato ad apportare benefici diretti alle comunità locali.

Nel caso, non vi foste presentati a queste elezioni, per quale delle altre liste, se ce n’è una, darebbe il suo voto?

Abbiamo creato una Lista Civica perché non ci sentiamo adeguatamente rappresentati e garantiti da nessun altro schieramento di partito presente a Modena e Provincia.

Il 20 e 21 Giugno si svolgerà il Referendum, come lista grillo parteciperete dando indicazione di voto, e nel caso quale?

Non abbiamo ancora parlato di voto per il referendum, quindi Le risponderò a nome strettamente personale: probabilmente non andrò a votare perché ritengo questo referendum mal posto nei contenuti, che sono lesivi del diritto del cittadino di essere democraticamente rappresentato, e politicamente pericoloso nel suo possibile esito finale. Così facendo, mi dispiace tuttavia contribuire involontariamente a delegittimare questa forma di consultazione popolare, che è una delle poche presenti in Italia a garantire la possibilità di intervento diretto degli elettori su questioni urgenti e importanti come la legge elettorale.

Da alcuni mesi il P-CARC ed altre forze hanno lanciato la parola d’ordine “Costruire un Governo di Blocco Popolare”, un governo formato e sostenuto dalle organizzazioni operaie e popolari che esistono nel nostro paese (http://www.carc.it/index.php?option=com_content&view=article&id=327:nessuna-azienda-deve-essere-chiusa-nessun-lavoratore-deve-essere-licenziato&catid=1:comunicati-e-volantini&Itemid=3), cosa ne pensa a riguardo?

Penso innanzitutto che si tratti di una legittima forma di proposta politica. Non ne condivido i toni espressivi perché non fanno parte del mio sentire e del mio vivere l’impegno politico, ma ne condivido un punto fondamentale: la necessità che si proceda con determinazione ad una diversa programmazione economica e produttiva, che tuteli il diritto al lavoro di tutti e una maggiore equità sociale. Oggi i poteri economici sono concentrati nelle mani di pochi, e – peggio ancora – si crede che la società occidentale non possa rinunciare a questo modello economico e sociale. Noi pensiamo invece che qualcosa di nuova possa e debba essere fatto, e proponiamo un nuovo modello di “solidarietà” che metta le capacità produttive e professionali delle imprese prima di tutto al servizio del territorio, senza per questo privarle della legittima autonomia a muoversi sul libero mercato. In questo senso, le competenze di programmazione economica della Provincia possono contribuire a sviluppare gradualmente un nuovo senso di appartenenza e di coesione sociale.

Alla fine dello scorso mese di aprile, come riportato anche sul sito dell’osservatorio sulla repressione del PRC (http://www.osservatoriorepressione.org), a Reggio Emilia la polizia ha sparato contro l’auto di alcuni compagni, “colpevoli” di aver fatto una scritta contro la sede del gruppo fascista Casa Pound, cosa pensa di questo episodio? Cosa pensa in genere del clima repressivo che sta avanzando in Italia?

Pensiamo che l’ossessione creata dai partiti della destra relativamente al problema della sicurezza e della legalità sia una strumentalizzazione vergognosa con cui mascherare l’assenza di vere politiche sul territorio (a livello nazionale o locale); che dietro a quest’ossessione ci sia un chiaro intento di controllo della parte più debole dell’elettorato; che le forme repressive siano la conseguenza di un rapporto totalmente errato tra le forze istituzionali e quelle dell’ordine con la democrazia e le sue libere forme di espressione. Infine, che in quest’ambito si verificano purtroppo cedimenti anche della sinistra, come nel caso dello sgombero di Libera, quando il Sindaco Pighi ha parlato di “violenza utile” a giustificazione della sua decisione di far procedere immediatamente alla carica.


Cosa ne penserebbe se P-CARC e Lista Comunista per il blocco popolare dessero indicazione di voto per lei alle prossime Provinciali?

Il P-CARC e il movimento che ha portato alla costituzione della Lista Civica Modena a 5 Stelle hanno genesi e matrici ideologiche diverse, ma una decisione di appoggio alla mia candidatura significherebbe che sulle specifiche voci del nostro programma c’è intesa e condivisione, dunque una possibilità di collaborazione su singoli obiettivi. Su questi obiettivi è possibile far convergere energie e istanze di movimenti anche diversi, che lottano per denunciare e condannare la collusione tra politica e affari ai danni dei cittadini, e che considerano la tutela del territorio e dell’ambiente come una priorità assoluta, che non può essere svenduta a nessun costo.

mercoledì 6 maggio 2009

La Lista comunista continua la lotta.

La Lista comunista continua la lotta.

Il comitato elettorale della Lista Comunista per il Blocco Popolare di Modena con la riunione del 5 Maggio comunica che non essendo riusciti nella raccolta del numero di firme necessarie alla presentazione della lista, non correrà direttamente alle elezioni comunali.
Il bilancio dell’attività svolta con i banchetti e le altre iniziative è principalmente positivo. Se il fatto di essere partiti in ritardo, oltre a limiti organizzativi (si è trattato per tutti noi della prima esperienza elettorale diretta), di mezzi ed un certo oscuramento mantenuto intorno alla Lista Comunista, non ci hanno consentito di conseguire l’obiettivo delle firme, rileviamo come questa campagna sia stata un ottimo strumento per creare nuovi contatti, rilanciare la parola d’ordine del Governo di Blocco Popolare e svolgere importanti iniziative come la raccolta di materiali destinati alle popolazioni abruzzesi. In seguito al grave episodio di repressione avvenuto a Reggio Emilia (la polizia ha sparato contro l’auto di compagni della Lista Comunista reggiana) abbiamo dovuto tralasciare, negli ultimi giorni, la raccolta firme per svolgere attività di denuncia della repressione e sostegno ai compagni reggiani (a cui rinnoviamo tutta la nostra solidarietà).
Ringraziando tutti i compagni che hanno collaborato al progetto della Lista Comunista a Modena, sottolineiamo che il comitato elettorale della LC-BP non si scioglie ed anzi continuerà la sua attività. Non essendo elettoralisti, il fatto di non presentarci direttamente non costituisce un’uscita dalla campagna elettorale, anzi , daremo una indicazione di voto (sia al comune che alla provincia) indicando i candidati che nella competizione elettorale portano le posizioni migliori e più vicine al percorso da noi intrapreso. Parteciperemo inoltre alla prossima campagna referendaria con l’obiettivo di riunire in questo ambito le forze comuniste e sinceramente democratiche presenti in città.
Come abbiamo sempre sostenuto, per noi la campagna elettorale è un mezzo e non fine; è un mezzo per creare opposizione, autorganizzazione e controllo popolare sull’attività della pubblica amministrazione. In che modo? Costruendo un comitato popolare di controllo e denuncia degli sperperi e delle misure antipopolari messe in atto dai “nostri” amministratori.
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: con o senza eletti saremo nelle assemblee elettive, partecipando e irrompendo per portare avanti gli interessi popolari (difesa dei diritti, dell’ambiente, sostegno alle lotte), il controllo e la denuncia delle istituzioni.

Lista Comunista per il Blocco Popolare Modena